Un’indicazione sempre presente per una corretta alimentazione è ridurre l’uso del sale. Vediamo come è possibile limitarlo, senza rinunciare al gusto.
All’interno delle ultime “Linee guida per una sana Alimentazione Italiana”, realizzate da un gruppo di esperti dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN), un intero capitolo è dedicato al sale e al suo consumo. Ma perché è tanto importante controllarne l’assunzione?
Ridurre l’apporto dietetico di sale rappresenta un’importante misura sia preventiva che curativa. Un consumo eccessivo, infatti, favorisce l’ipertensione arteriosa, una condizione di cui soffre la maggior parte delle persone in sovrappeso o con sindrome metabolica.
L’aumento della pressione arteriosa predispone al rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e renali, oltre a indurre a un maggior rischio di tumori allo stomaco e, secondo le ultime ricerche, anche di osteoporosi.
Il consumo ideale di sale è inferiore ai 6 gr al giorno, quantità che permette di rimanere sotto le soglie massime di prevenzione. Poco più di un cucchiaino da caffè potrebbe sembrare una buona quantità a prima vista ma, quello che spesso ci sfugge, è che gli alimenti che consumiamo abitualmente contengono al loro intero già il sale, per cui stare sotto i valori massimi non è sempre facile.
Non solo salumi e formaggi, conserve o snack, ma anche prodotti da forno, cracker e grissini, cereali da colazione e tutti i cibi preconfezionati aumentano, e non di poco, il quantitativo di sale che ogni giorno portiamo a tavola. Secondo le ultime stime, infatti, un uomo adulto ne ingerisce in media circa il doppio del consentito.
Ma come possiamo controllare l’apporto quotidiano di sale senza rinunciare al gusto?
La strategia da utilizzare è quella di ridurne pian piano le quantità nei nostri piatti. È più facile, infatti, abituare gradualmente il palato a cibi meno salati ed educarlo modificando la composizione del piatto, che eliminarlo di netto.
Inoltre, molto importante è imparare a sostituire il sale con spezie ed erbe aromatiche. Prezzemolo, basilico, salvia, rosmarino, origano, alloro, timo, curry, paprika, curcuma ecc… permettono di dare gusto a piatti di carne, di pesce, alle uova, alle minestre di verdure o ai legumi, senza dover aggiungere sale o altri insaporitori.
Infine, anche i condimenti ci vengono in aiuto: oltre all’olio extravergine di oliva, sempre aggiunto in quantità moderate, possiamo utilizzare aceto di vino e succo di limone per gustare piatti tutt’altro che insipidi!