La connessione tra salute del cuore e microbiota intestinale: cosa dice la scienza

13 Novembre 2024
 

Negli ultimi anni, la scienza ha scoperto una connessione sorprendente tra salute cardiaca e microbiota intestinale. Sebbene il microbiota intestinale – l'insieme dei batteri, virus, funghi e altri microorganismi che popolano l'intestino umano – sia tradizionalmente associato a funzioni digestive e immunitarie, recenti studi suggeriscono che il suo stato di salute influisce anche sul cuore e sui vasi sanguigni. In questo articolo, analizziamo come il microbiota può influire sul rischio di malattie cardiovascolari, spiegando i meccanismi in gioco e proponendo strategie basate sull’evidenza scientifica per migliorare la salute del cuore.


Come il microbiota intestinale influenza la salute del cuore

1. Metaboliti e infiammazione
I batteri intestinali producono una serie di metaboliti, come gli acidi grassi a catena corta (SCFA) e il trimetilamina-N-ossido (TMAO), che hanno effetti sistemici sul corpo umano. Gli SCFA, come il butirrato, sembrano avere effetti benefici riducendo l'infiammazione, mentre il TMAO è stato associato a un aumento del rischio di aterosclerosi e di altre patologie cardiovascolari. Alcuni studi hanno dimostrato che i livelli elevati di TMAO, derivati dal metabolismo intestinale di nutrienti come colina e L-carnitina (presenti in carne rossa e latticini), possono favorire l'indurimento delle arterie e la formazione di placche sul metabolismo lipidico e glicemico

Il microbiota intestinale influisce anche sul metabolismo dei grassi e del glucosio, regolando parametri che hanno un impatto diretto sul rischio di malattie cardiache. Alterazioni nel microbiota possono contribuire alla dislipidemia e all'insulino-resistenza, condizioni che aumentano il rischio di sindrome metabolica e diabete di tipo 2, entrambi fattori di rischio per patologie cardiovascolari .


2. Regolazione arteriosa
Una ricerca emergente indica che il microbiota intestinale possa avere un ruolo nella regolazione della pressione sanguigna. La produzione di SCFA da parte di un microbiota equilibrato sembra aiutare a modulare la pressione arteriosa riducendo la risposta infiammatoria e migliorando la funzionalità delle cellule endoteliali. Alcuni studi su modelli animali suggeriscono che l'uso di probiotici possa abbassare la pressione in casi di ipertensione, aprendo nuove possibilità per trattamenti futuri .


Microbiota e alimentazione: per la salute del cuore

Alimenti ricchi di fibre e prebiotici
Una dieta ricca di fibre promuove la crescita di batteri benefici che producono SCFA, riducendo l'infiammazione sistemica e il rischio cardiovascolare. Fonti di fibre, come frutta, verdura, cereali integrali e legumi, favoriscono la biodiversità del microbiota, essenziale per mantenere un intestino sano .

L’importanza dei probiotici
I probiotici e gli alimenti che contengono batteri vivi come Lactobacillus e Bifidobacterium, possono supportare l’equilibrio del microbiota intestinale e ridurre i livelli di TMAO. Studi suggeriscono che alcuni ceppi di probiotici possono contribuire alla riduzione della pressione arteriosa e migliorare il profilo lipidico .

Limitare il consumo di carne rossa e cibi ultraprocessati
Il consumo elevato di carne rossa e alimenti ultra-processati, associato a una produzione maggiore di TMAO, può aumentare il rischio cardiovascolare. Ridurre l'assunzione di questi alimenti e favorire fonti proteiche vegetali, come legumi e noci, sembra proteggere il cuore e supportare un microbiota più sano .


Conclusioni
Il legame tra microbiota intestinale e salute del cuore è un campo di ricerca in rapida crescita, che apre nuove prospettive nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Adottare una dieta ricca di fibre e povera di grassi saturi e carne rossa, integrando prebiotici e probiotici, rappresenta una strategia promettente per supportare un microbiota equilibrato e, di conseguenza, un cuore sano.


Bibliografia

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